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Il concorso internazionale

L'attuale Polo Urbano della Fiera di Milano riduce la sua presenza in città facendosi promotore di un importante intervento di riqualificazione urbana nel panorama milanese e lombardo. Oggi, Fiera Milano occupa una superficie di circa 440.000 metri quadrati; di questi circa 185.000 andranno a costituire il cosiddetto Polo Urbano, mentre i rimanenti 255.000 verranno riqualificati dalla cordata CityLife, vincitrice di una gara internazionale conclusasi lo scorso 2 luglio 2004.
Sviluppo Sistema Fiera - la società di engineering e contracting per grandi opere controllata da Fondazione Fiera Milano - il 4 aprile 2003, ha pubblicato il Bando di prequalifica per titoli per invitare le società a presentare i progetti urbanistici e di rifunzionalizzazione dell'area, l'offerta e le credenziali per l'acquisto della stessa.
Il 30 giugno 2003, hanno presentato le manifestazioni di interesse al concorso, 9 raggruppamenti di imprese, per un totale di oltre 50 aziende italiane e internazionali. Il 1 Ottobre 2003, sono state invitate ufficialmente da Sviluppo Sistema Fiera otto cordate, una ha ritirato la sua candidatura.
Il 1 ottobre 2003, Sviluppo Sistema Fiera - supportata da esperti di livello internazionale indicati anche da Regione e Comune - ha esaminato le richieste e ha invitato ufficialmente alla gara i soggetti selezionati. La presentazione delle offerte è scaduta il 31 marzo 2004; il 28 giugno la Commissione di Gara incaricata di valutare i lavori presentati ha reso nota una prima shortlist e il 2 luglio, nel corso di una cerimonia pubblica, è stato reso noto il vincitore e mostrato il progetto che andrà a ridisegnare il centro di Milano.
Se questo rappresenta un fatto nuovo nel panorama tradizionale delle opere di riqualificazione urbanistica del nostro Paese, lo è sicuramente anche la metodologia che caratterizza l'intero processo.
Il progetto nel suo complesso è riuscito ad attrarre l'interesse di investitori, costruttori e progettisti internazionali, contribuendo a restituire una nuova credibilità e competitività alla città di Milano e al settore delle grandi opere in Italia.
Il 30 luglio 2005, a Milano, è stato presentato il libro "Fiera Milano: la trasformazione del Polo Urbano. Il progetto, il metodo, l'innovazione." scritto da Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, e Claudio Arusi, amministratore delegato di Sviluppo Sistema Fiera fino al luglio 2005 e attuale direttore generale dell'Anas.
LINEE GUIDA - Le linee guida di realizzazione del nuovo quartiere

Le linee culturali portanti dell'intervento sono state individuate dall'ascolto delle aspettative della città grazie ad una serie di interviste condotte da esponenti del mondo accademico, dell'impresa, dei servizi e dei media-svolte dallo stesso Presidente della Fondazione, Luigi Roth, e dall'Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, Gianni Verga.
I risultati dell'indagine sono serviti da termine di riferimento per definire, in accordo con il Comune di Milano, le linee guida per la gara con cui è stato scelto il progetto per la trasformazione dell'area. Fondazione Fiera Milano ha scelto questo metodo nella convinzione che il progetto doveva essere il risultato di un ricorrente processo di consultazione con le istituzioni, che continua nel corso dei lavori per monitorare attese e risultati.
Le linee guida secondo le quali Sviluppo Sistema Fiera desiderava che i concorrenti sviluppassero l'intervento progettuale individuavano quale tema centrale dell'intervento di trasformazione la riconfigurazione dell'area come "nuovo centro di Milano". Il tema principale doveva essere articolato secondo tre dimensioni, tra loro fortemente interagenti:
· emblematicità dell'intervento;
· vivibilità del luogo;
· qualità architettonica ed ambientale.
Le regole della trasformazione:
· l'esclusione di attività produttive e artigianali che possano rivelarsi nocive all'ambiente e anche di insediamenti della grande distribuzione;
· la destinazione ad area verde di circa 130.000 metri quadrati che rappresentano il 50% dei totali dismessi, e la realizzazione di un nuovo parco urbano, di nuove piazze e di nuove aree pedonali;
· la creazione di parcheggi pubblici per 3.000 posti auto;
· la ricollocazione del campus scolastico di Via Gattamelata, per allontanarlo dall'effetto negativo della movimentazione di merci e del flusso di traffico;
· la riconversione del velodromo Vigorelli come luogo per lo sport e il tempo libero.
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