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Il progetto
CityLife. Un progetto per Milano ha risposto all'entusiasmante sfida di ridisegnare i 255.000 mq dell'area storica della Fiera di Milano con un progetto degli architetti Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Pier Paolo Maggiora, che individua, tra gli altri, tre punti caratterizzanti:
1. Un autentico ampio parco di sicura impronta naturalistica (v. Parco, nella mappa allegata), anello indispensabile per la continuità vivente del grande Parco Urbano, disteso tra San Siro e il parco Sempione, e un corso d'acqua che raccorda le due estremità del parco.
2. Le Tre Torri (v.A,B,C), che costituiscono il simbolo forte della trasformazione: esse riallacciano le fila di una tradizione che in Italia ha generato esempi di grande efficacia e di forte presenza urbana, dal Torrazzo di Cremona alle Torri del Mangia a Siena e del Campo dei Miracoli a Pisa, dal Campanile di San Marco a Venezia alla Torre del Castello, fino al grattacielo Pirelli e alla Torre Velasca, nella stessa Milano.
3. Due complessi dedicati alle funzioni pubbliche più innovative e creative, quali:
. l'eccellenza milanese ed italiana nel design con il Museo (v.2) ed il Centro (v.3) ad esso dedicati
. lo spirito di intraprendenza educativa e sociale, rivolto alle fasce più giovani e più anziane della società, che trova accoglienza nel Padiglione 3 (v.1). Si tratta qui di una conservazione/trasformazione del Palazzo dello Sport, uno dei simboli che risiedono nella memoria collettiva milanese di un recente passato.
Completano il progetto gli spazi e gli edifici dedicati ai servizi e al tempo libero (v.4,5) e le parti residenziali (v.6,7,8,9,10). La disposizione di queste ultime consegue il massimo di luce naturale, aria pura e bellezza di vedute.
Lo scopo è di generare una residenzialità che non solo è internamente flessibile, ma è completamente diversa e variabile da ogni singola unità alla successiva.
Particolare attenzione nel progetto è stata dedicata ai temi della viabilità (l'intero quartiere sarà libero dalle auto, in quanto viabilità e parcheggi saranno interrati), del risparmio energetico, dell'ecocompatibilità, dell'innovazione tecnologica e dell'utilizzo di nuovi materiali. I lavori di realizzazione saranno improntati a principi di sicurezza e di tutela della quiete pubblica e dell'ambiente.
La strategia del progetto è dunque semplice e diretta. Esso crea una piena connettività nell'assetto urbano esistente. Crea un nuovo quartiere intorno ad un parco centrale ed una nuova piazza (v.X) intorno ad uno skyline di grande altezza e bellezza. Propone una serie di arcipelaghi abitativi situati nel parco, ciascuno con una varietà di scale differenti in risonanza con il contesto esistente. Crea stili di vita sensibili alla tradizione ma anche aperti a nuove possibilità in termini di formazione, di svago e di benessere personale e ambientale. Questo progetto può imprimere, nella considerazione pubblica e nello spirito della città, un segno memorabile: ricco di interesse, attento alla vivibilità, storicamente consapevole e insieme proiettato a costruire il futuro.
Gli architetti
Zaha Hadid, recente vincitrice del Premio Pritzker (considerato il Nobel dell'architettura), è un architetto che si distingue per la continua sperimentazione di nuovi concetti spaziali. Ha realizzato il Mind Zone at the Millenium Dome, Londra (1999) e ha appena ultimato il Contemporary Art Center di Cincinnati (2003). In Italia ha progettato e sta costruendo: il Museo Nazionale di Arte Contemporanea a Roma e il Ferry terminal di Salerno.
Arata Isozaki è una delle figure storiche dell'architettura internazionale: ha realizzato opere fondamentali dell'architettura contemporanea, quali il Museum of Contemporary Art di Los Angeles 1986), il Soho Guggenheim Museum in New York (1992), l'Ohio's Center of Science and Industry, Columbus, Ohio (1999) e il progetto del Palahockey di Torino per le Olimpiadi del 2006.
Daniel Libeskind è una figura di rilievo internazionale nel mondo dell'architettura e del design urbano: ha appena vinto il concorso della grande trasformazione urbana di "Ground Zero" per la costruzione di nuovi grattacieli sul sito delle Twin Towers di New York ed ha al suo attivo il Museo Ebraico di Berlino (1999), il Museo Ebraico Danese di Copenhagen (2003) e il Denver Art Museum.
Pier Paolo Maggiora ha vinto i concorsi internazionali per la Torre di Minsk (1999), per il grattacielo del Centro Direzionale di Brescia (2002) e, con Isozaki, per il Palahockey delle Olimpiadi 2006. Sta progettando il Business Park di Malpensa, con Isozaki e Rogers, e la "Città della Salute" a Torino. E' autore di proposte urbanistiche e territoriali di ampio respiro, in diversi continenti.
Le scelte di CityLife
CityLife, composto da Generali Properties, Gruppo RAS, Progestim, Lamaro Appalti e Grupo Lar, è un gruppo di operatori caratterizzati da esperienza, solidità e capacità gestionale di assoluto rilievo e che si è posto l'obiettivo di realizzare un intervento di riqualificazione urbana di grande immagine e prestigio, la cui qualità sia riconosciuta a livello nazionale ed internazionale e in cui il ritorno economico si coniughi con l'apporto di valore alla collettività (nel rispetto delle caratteristiche sociali ed urbanistiche dell'area) e con le attese di vivibilità, innovazione e servizio che emergono dalla città.
E' profonda convinzione di CityLife, infatti, che una trasformazione della città non possa farsi senza la partecipazione della città stessa. Di qui la scelta dell'ascolto, che si è concretizzata in una approfondita indagine qualitativa e quantitativa sulla popolazione milanese per conoscere l'opinione, le aspettative e le preoccupazioni di Milano verso questo progetto.
Su questa base si è sviluppato il dialogo tra gli architetti, portatori di idee, di esperienze e di culture varie e diverse e protagonisti di operazioni urbanistiche e architettoniche famose in tutto il mondo che ha permesso fin dalle prime ipotesi di concretizzare una soluzione progettuale di altissima qualità e vivibilità.

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